Ardosa e Ardosetta. In località Ardosa - Ardosetta i baraccamenti dimostrano come il luogo fosse fondamentale come supporto logistico alle linee anche in considerazione del fatto che nelle vicinanze vi era il punto di arrivo di una grande teleferica.
I lavori di recupero hanno interessato una costruzione che probabilmente era adibita a posto di controllo interamente ricostruita e arredata, un alloggio più grande (ricostruzione di parte delle pareti laterali, lo sgombero di adiacente galleria che veniva usata quale rifugio e deposito materiali e l'apertura di parte di un lunghissimo camminamento riparato in trincea che collegava il sito direttamente a Cima Grappa.
Dalle foto pubblicate si vede benissimo la ferita creata dal camminamento che segue gli avvallamenti e prosegue ininterrotta sino a Cima Grappa. Il sito era fortemente popolato durante le fasi della guerra, si vedono dappertutto terrazzamenti nel terreno, tali terrazzamenti erano stati fatti per permettere la costruzione di alloggi per la truppa, posti comando e magazzini.
Queste sito era particolarmente importante in quanto nelle vicinanze era presente una grande teleferica che riforniva continuamente le truppe combattenti a Cima Grappa ed evacuava i feriti verso gli ospedali situati in pianura.
MUSEO DIFFUSO DEL GRAPPA DAL BRENTA AL PIAVE
I lavori sono stati resi possibili grazie al Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia–Austria 2000–2006 il quale aveva come obiettivo il recupero delle opere risalenti alla Grande Guerra. Gli interventi hanno interessato 5 località: S. Sebastiano in comune di Pederobba, Castel Cesil in comune di Cavaso del Tomba, Monte Palon in comune di Possagno, Meatte - Boccaor in comune di Paderno del Grappa e Ardosa - Ardosetta in comune di Crespano del Grappa. Diversa è stata la tipologia dei lavori svolti, sempre cercando di rispettare l'originario stato delle opere. Ecco quindi la galleria in località S. Sebastiano che fungeva, come tutta la linea sul Monfenera, da porta di sbarramento all'invasione della pianura veneta; così come in località Castel Cesil e Monte Palon (dove preziosa è stata la collaborazione del locale Gruppo Alpini) le postazioni di artiglieria, mitragliatrici e fucilieri, dimostrano come fossero dei punti di fondamentale importanza strategica nel localizzare e respingere gli assalti del nemico. In località Meatte-Boccaor invece, percorrendo la trincea si può scorgere il crinale dove si estendeva la prima linea che nel caso fosse stata superata trasformava immediatamente l'itinerario percorso in campo di battaglia. Infine in località Ardosa-Ardosetta i baraccamenti dimostrano come il luogo fosse fondamentale come supporto logistico alle linee anche in considerazione del fatto che nelle vicinanze vi era il punto di arrivo di una grande teleferica.
PICCOLA GALLERIA FOTOGRAFICA
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