Cimitero militare Tedesco di FeltreA Feltre immerso nel verde sorge il cimitero tedesco che raccoglie le spoglie dei caduti germanici della Prima Guerra Mondiale. Il cimitero San Paolo è situato in periferia di Feltre e colpisce per la sua armoniosa semplicità, le lapidi sono delle croci e per ogni croce un soldato. L'allineamento delle tombe accompagna il visitatore con le loro fughe prospettiche a una pace e a un senso di meditazione che rappresentano le innumerevoli vite spezzate sui campi di battaglia del Grappa. Il cimitero militare denominato San Paolo raccoglie i resti di 273 soldati germanici. Il cimitero è stato sistemato e inaugurato nel maggio del 1939.

 

Tempo Ossario di Bassano del GrappaIntroduzione - Il “Tempio Ossario di Bassano del Grappa è un sacrario militare e raccoglie i resti dei soldati morti nella Prima Guerra Mondiale, questo è un luogo sacro due volte essendo allo stesso tempo Chiesa e Sacrario. Nel Sacrario sono tumulati 5405 soldati, e questa è solo una piccola parte se pensiamo che in tre anni di guerra ci sono stati quasi 700 mila morti (gli austriaci hanno avuto invece un milione e duecentomila morti), i soldati sepolti sono tutti italiani provenienti da tutta Italia, sono tutti tumulati in ordine alfabetico e la cosa più importante, sono tutti riconosciuti. La spiegazione del fatto che qui non ci sia nemmeno un milite ignoto è molto semplice, tutti questi sodati sono morti negli ospedali da campo (anche dopo molti mesi e con immani sofferenze) e quindi sono tutti riconosciuti. Questi soldati, hanno combattuto sul Monte Grappa nell’ultimo anno di guerra (1917 – 1918)

e gran parte di loro facevano parte dei famosi “ragazzi del 99” chiamati al fronte giovanissimi, avevano appena diciotto anni, e questo per poter rimpiazzare le numerose perdite (quasi 300 mila soldati fra morti, disertori, dispersi e feriti), dovute alla famosa disfatta di Caporetto (ottobre novembre 1917).

Mausoleo di QueroIl mausoleo di Quero sorge, ben visibile da lontano, sul Col Maor che domina la valle del Piave. In seguito al trattato di stato del 2 giugno 1936, che regolava su una base di reciprocità le richieste di tumulazione dei propri caduti, il Volksbund costruì in tre anni il cimitero militare di Quero. Fu ufficialmente inaugurato il 25 maggio 1939. .Il monumento fu costruito dal '36 al '39 interamente con blocchi di porfido proveniente dal Passo Rolle. Il progetto fu realizzato dall'architetto R.Tischler, in collaborazione con il Bundesbauleitung di Monaco. Dalla casa del custode si percorre a piedi un sentiero che attraverso il frutteto conduce al colle e qui si sale su pendii erbosi fino all'ingresso del mausoleo.

 

Sorge alla sommità del massiccio del Grappa a quota 1.776. L'intera costruzione si adagia, lineare e imponente, sul costone di vetta di cui corregge l'aspro profilo naturale.
Fu costruito nel 1935, su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni. L'architettura, che s'ispira all'arte da fortezza militare, esalta il misticismo del luogo con le sue masse geometriche ascendenti al cielo.
Il corpo centrale del monumento, quello dove sono custoditi i Resti mortali di 12.615 Caduti di cui 10.332 Ignoti, è costituito da cinque gironi concentrici, degradanti a tronco di cono; ciascun girone è alto quattro metri e circoscritto da un ripiano circolare largo dieci.
Le Spoglie dei 2.283 Caduti identificati sono disposte in ordine alfabetico e custodite in loculi coperti da lastre di bronzo dove sono incisi il nome e le decorazioni al valor militare del Caduto.

Sacrario Francese di PederobbaIl Sacrario Francese di Pederobba raccoglie i resti mortali di 1000 soldati francesi appartenenti all 37ª divisione Francese che combatté aspramente in Itala e che il 30/12/1917 riuscì a riconquistare il Monte Tomba.

Il sacrario ricorda la fratellanza militare italo - francese, Voluto dal Maresciallo Petain, fu inaugurato contemporaneamente a quello Italiano di Bligny, dove riposano 3453 sodati italiani caduti in Francia.
In quanto nei rapporti di interscambio militare in conto all'aiuto offerto dagli Alleati al nostro esercito dopo Caporetto, gli italiani inviarono in Francia il 2° C.A. due divisioni suddivise in quattro brigate: Napoli, Salerno, Brescia e Alpi, da metà aprile del 1918.